Serie di nature morte in cui gli oggetti diventano presenze simboliche e sostitutive del corpo. Attraverso composizioni instabili e temporanee, la fotografia mette in scena legami fragili e relazioni destinate a mutare o dissolversi. Gli oggetti entrano in relazione attraverso costruzioni apparentemente casuali che, all’interno della composizione, assumono una valenza simbolica. Lo still life diventa così una forma di autoritratto indiretto, in cui l’identità si riflette nella precarietà delle cose.